In un momento in cui di sostenibilità si parla moltissimo, risulta sempre più necessario porre la massima attenzione ai contenuti e alle modalità con cui l’impresa comunica il proprio impegno sociale e ambientale. Dai green claim eccessivamente enfatici alle immagini che evocano valori non rispondenti alla realtà, i rischi insiti nella comunicazione sono diversi. Gli stakeholder, dal canto loro, sono diventati più diffidenti: i dipendenti chiedono coerenza tra il dichiarato e l’agito; associazioni e ong pretendono azioni concrete; i clienti esigono informazioni sull’intera filiera; gli investitori premiano la trasparenza. Alla luce di tutto questo, alcuni settori, come moda, finanza e agrifood ma non solo, si trovano più esposti al rischio greenwashing rispetto al passato. Come ben documentato nel libro, esistono però numerosi strumenti che aiutano le imprese a gestire e comunicare in modo corretto la propria attività: dagli impegni formalizzati in documenti come la Carta dei valori e il Codice etico, alle policy aziendali; dalle certificazioni di prodotto e di processo al rispetto di standard condivisi, senza dimenticare etichette, packaging, strumenti di rendicontazione. Completano il volume venti interviste a studiosi, esperti di settore, esponenti di istituzioni nazionali e internazionali.